Sanzione Agcom di 232000 euro alla compagnia telefonica 3

Sanzione del Garante per le comunicazioni di 232000 euro euro alla compagnia telefonica Tre per aver variato (senza informazioni adeguate e unilateralmente) le condizioni di un’offerta che era stata proposta agli utenti/consumatori come “per sempre”. Nel mirino dell’authority è finita la modifica dell’opzione All-in-medium, commercializzata in due versioni che prevedevano, rispettivamente, 240 minuti di traffico voce, 240 sms nazionali e 1 GB di navigazione internet oppure 400 minuti, 400 sms nazionali e 1 GB di navigazione internet al costo mensile di euro 6,00 garantito ‘per sempre'. Ma la scorsa primavera la società ha proceduto a variare le condizioni economiche inviando un messaggio. Stando alle segnalazioni di alcuni consumatori, il messaggio conteneva peraltro link non funzionante e proponeva “1 GB in più a soli 2 euro”, per un totale di 8 invece che 6. Queste modifiche hanno riguardato circa 220000 clienti.

La compagnia telefonica, davanti alle contestazioni dell’Agcom che aveva chiesto chiarimenti, ha sostenuto che il fatto che l’offerta fosse “per sempre” sarebbe stato solo uno slogan della campagna pubblicitaria utilizzata all’epoca della commercializzazione dell’opzione, che sottolineava volutamente solo la generica possibilità, da parte del cliente, di poter parlare, inviare sms e navigare in internet, alle condizioni indicate a tempo indeterminato, ovvero senza scadenze temporali predefinite.

Spiegazione che però non ha soddisfatto l’autorità, secondo cui la rimodulazione è stata fatta “in contrasto con i generali canoni di correttezza, lealtà e buona fede nella gestione dei rapporti contrattuali” e “la Società ha fornito ai propri clienti una informativa inadeguata, con particolare riferimento alla decorrenza delle variazioni dei costi associati ai singoli servizi e ai termini e modalità per esercitare il diritto di recesso“. Risultato: “La violazione può ritenersi di entità consistente, sotto il profilo del danno cagionato agli utenti, e di media durata”. Per questo l’Agcom diffida la società dal ripetere un comportamento simile e le impone di pagare 232000 euro come sanzione.